
XXII - IL FINE DEL METODO È L'ARMONIA CON LA VITA
La cultura occidentale identifica la manifestazione con un’incessante competizione: l’uomo contemporaneo tende quindi a considerare la Vita come un antagonista.
Il risultato di questo modo di Essere è la continua preoccupazione, cioè la tendenza ad occuparsi costantemente e spesso senza una reale necessità di ciò che deve ancora accadere (provocando stati d’ansia) in relazione a ciò che accade o è già accaduto (generando stress), vale a dire l’atteggiamento opposto a quello che il Metodo suggerisce nel I Aforisma.
L'elucubrazione continua su ciò che sarà e/o su ciò che è stato richiede una notevole quantità di Energia che viene sottratta alla possibilità di comprendere ciò che si sta vivendo, e crea delle aspettative che il più delle volte si trasformano in paure e delusioni.
L'angoscia causata dalla competizione con la Vita è la principale causa dell'infelicità dell'Uomo, il quale sa che, a dispetto di tutto ciò che riesce ad ottenere, la sua è una battaglia senza possibilità di vittoria, finirà comunque con perdere ogni cosa.
Ecco perché il cercatore di Conoscenza fa della Vita il proprio Alleato, mentre gli altri si sforzano di strapparle quanto più possibile, nascondendosi poi come ladri.
Le condizioni della Vita non sono un mistero: chi nasce morirà, nessuno possiede nulla ma tutto è in prestito, tutte le cose sono collegate fra loro e interdipendenti, e via dicendo, poche e chiare regole che tutte le tradizioni popolari hanno codificato in perle di saggezza.
Cercare un'Alleanza è un compito impegnativo, perché la Vita non si fa comprare. Gli strumenti di un buon diplomatico sono:
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accortezza
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pazienza
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consapevolezza dei propri limiti
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coraggio
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fiducia in se stessi
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umiltà
La Vita è Conoscenza, così chiederLe di favorirci o almeno di non ostacolarci per poterci dedicare alla Conoscenza, all’espansione della Coscienza significa parlare un linguaggio a Lei noto.
Un simile Trattato di Alleanza realizza la Pace interiore e contemporaneamente il Potere, poiché la Vita è lo Stato più potente.
Una Guida non è altro che l'Ambasciatore della Vita, colui che, conoscendola sufficientemente bene, suggerisce le condizioni indispensabili affinché un tale Alleato ci possa accettare.
Da sempre l'Uomo cerca l’Alleanza attraverso la proiezione simbolica di Divinità che rappresentano i vari aspetti della Vita: come la Vita, gli Dei possono essere terrifici o benevoli, punire o premiare, a seconda che l'Uomo sia o meno in sintonia con le Loro Leggi.
L'unico modo per non essere in balia di eventi al di fuori del nostro controllo è in primo luogo accettarli e poi acquisire una Dignità tale che la Vita ci rispetti: così come le Divinità hanno a cuore i propri Sacerdoti, la Vita ha a cuore coloro che la amano e con Lei giocano a viso aperto.
ESERCIZIO
Scegliere un’esperienza fondamentale che si è vissuta e riconoscere le circostanze perfette, spesso fuori dal controllo personale ed altamente improbabili, che l’hanno generata.
Ricordare che la Vita gioca, anche se talvolta il suo senso dell’umorismo ci lascia un po’ perplessi.
