
XIX - È NECESSARIA L'INTIMITÀ E LA FIDUCIA
La sfera dell'Essere che il Metodo coinvolge tende ad essere sempre più profonda per cui le relazioni con gli altri assumono anch'esse, naturalmente, tale profondità.
Questo è possibile soltanto se si instaura un rapporto di naturale fiducia sia con il Metodo stesso, sia con coloro che vi partecipano e lo trasmettono.
Con l'aumentare della comprensione, una luce nuova rende evidente la falsità e l'inconsistenza dei rapporti sociali, di amicizia e spesso anche di quelli familiari.
Contemporaneamente aumenta l'intimità fra coloro che condividono l'esperienza tantrica, al punto di percepire come estranei tutti gli altri e viceversa.
Il rapporto di fiducia reciproca va trattato come un oggetto prezioso e delicato: la certezza che l’altro non intende farci del male, che non ci ricatterà affettivamente, che non farà pettegolezzi con le nostre confidenze, che non sarà invidioso dei nostri risultati, che non ci frequenta solo per carpire energia, ecc. non deve mai vacillare.
L’Apprendista non dovrebbe mai sentirsi abbandonato, la Guida andrebbe apprezzata, sostenuta e se possibile aiutata, ma se così non è, entrambi devono saper conservare egualmente la fiducia.
Provocare lesioni serie ai rapporti basati sulla fiducia, è pericoloso, non solo per se stessi, ma anche per gli altri.
Il percorso tantrico è simile a una scalata, si procede in cordata: le Guide migliori del mondo non possono nulla contro la leggerezza, l’incoscienza, la presunzione, il panico del singolo; le misure di sicurezza garantiscono di aver salva la vita, non di rimanere incolumi: dichiarare le proprie debolezze è un atto di onestà e di generosità, se unito alla volontà e alla fiducia di superarle insieme.
È importante quindi entrare in intimità con i propri compagni, eliminando gradualmente pudori e menzogne e costruendo invece nuovi e diversi rapporti affettivi; restare a metà strada censurando sistematicamente la personalità per compiacere il prossimo è infantile e comunque dura poco.
È consigliabile una certa prudenza nell'esprimere in modo chiaro le proprie idee a chi non partecipa dell'esperienza del Metodo; seguire una disciplina spirituale mette in risalto la futilità e l'infondatezza dei presupposti del vivere sociale: viene quindi spontaneo cercare di convincere le persone con cui si è più a contatto, oppure dare giudizi negativi sul loro modo di condurre l'esistenza.
Questi atteggiamenti non solo sono inutili e talvolta controproducenti, ma non rispecchiano la filosofia del Metodo: la Vita è Maestra suprema, e chi è al mondo impara comunque, volente o nolente, prima o dopo.
Il Metodo fornisce soltanto un mezzo, cioè permette una maggiore velocità di apprendimento e un profitto più elevato: questo non significa che tutti debbano applicarlo.
ESERCIZIO
Confessare un segreto che si ha difficoltà a svelare.
Osservare le reazioni dell’interlocutore e le proprie, relativamente alle aspettative.
