
XVII - IL POTERE È UNA CONSEGUENZA DEL METODO
Nella Tradizione Tantrica il concetto di potere è legato alla Shakti, la forma divinizzata dell’Energia che permea l’intero universo; l’Iniziato è chiamato shaktipat, cioè colui che ha padronanza dell’energia.
Come insegna la fisica, ogni entità è riconducibile a una forma di energia: in natura esistono energie immediatamente percepibili, quali ad esempio quella termica e quella meccanica, altre potenziali e immanifeste come quella atomica.
Gli esseri senzienti sono tali in quanto partecipi di una particolare forma di energia non misurabile chiamata “Coscienza”. La fonte primaria della Coscienza è trascendente: la sua presenza è condizionata in qualità e quantità da una libera scelta che non risponde alle leggi di causa-effetto.
Facoltà dell’uomo e obiettivo dell’Iniziato è facilitarne la ricezione e favorirne l’accumulo, eliminando gli sprechi: si ottiene così il Potere, cioè una Conoscenza in grado di trasformare la Volontà in Azione.
Il Metodo, come tutte le discipline, aiuta, ma da solo non determina il risultato finale, così come le prestazioni di uno sportivo non sono solo il frutto delle sue capacità tecniche, ma anche del suo talento naturale e dell’abilità tecnica dell’allenatore.
Il Potere, infatti, è trasmissibile e la vera comprensione del Metodo avviene soltanto quando la Coscienza della Guida entra in contatto diretto con quella dell’Apprendista.
Se la Trasmissione non avviene, significa che la Guida e/o l’Apprendista non hanno sufficiente Potere.
La Via Tantrica è in grado di fornire una notevole quantità di Potere a chi la percorre: per questo è considerata assai pericolosa e sconsigliata a molti.
Il Metodo, essendo una pratica propedeutica, è però quasi esente da rischi: il Potere che ne deriva è quello sufficiente e necessario alla sua comprensione e applicazione di base.
ESERCIZIO
Fare un bilancio del Potere di cui si dispone, esaminando i tipi di energia che si utilizzano
più spesso e meglio per ottenere i propri obiettivi (es.: affascinare per attrarre, parlare
per essere al centro dell’attenzione, commiserarsi per ricevere aiuto, ecc.).
Può essere interessante osservare anche quali tipi di energia si evitano e se non si
usano per naturale idiosincrasia o per imposizioni esterne.
