
XIII - COMPRENDERE IL METODO RENDE LIBERI DI SCEGLIERE
L'idea di Libertà che si è sviluppata all’interno della cultura globale dominata dal consumismo è superficiale, a tratti infantile e dannosa sia all’individuo, sia alla collettività: essere liberi significa poter soddisfare bisogni per lo più indotti, la cui natura prevalente è fisica, emotiva e a breve termine.
In realtà non esiste Libertà senza Realizzazione e non esiste Realizzazione senza Disciplina.
Quanto asserito è di una tale evidenza che solamente Mahamaya, la grande Potenza dell'Illusione riesce a tenerlo nascosto alla maggioranza degli esseri umani.
La gratificazione personale è frutto del possesso temporaneo e fittizio di cose e persone: il messaggio dei media, dovunque riesca a diffondersi, si traduce nello schema felicità = piacere = possesso, rendendo difficile la reazione critica della mente.
Identificare tutto questo con la Libertà è perverso oltre che assolutamente irreale, come mostra un’analisi anche poco approfondita.
Per cominciare la combinazione genetica che si verifica all’atto del concepimento e determina la costituzione psicofisica di un individuo non si può controllare; non vi è giurisdizione sul momento della nascita, né sul luogo, né per mezzo di chi; non vi è scelta di chi sarà preposto a formare l'organo cognitivo attraverso l'educazione e le prime e più importanti impressioni: il Sistema Simbolico di riferimento che servirà a codificare gli avvenimenti dell'esistenza non compete minimamente al soggetto pensante.
La Vita inoltre esercita sull'uomo un potere se non assoluto, certo totalitario: non possiamo fare a meno di respirare, mangiare, evacuare; in qualsiasi istante la malattia e la morte possono interrompere il corso dell’esistenza, derubando chiunque del frutto di sforzi e sacrifici durati anni.
L'idea di costruire per sé o addirittura per i propri figli un futuro appare un azzardo se si pensa che un qualsiasi agente atmosferico, politico o solamente psichico può annullare tutto in un momento senza che vi sia modo di impedirlo.
Ogni struttura culturale costringe le forme interiori, sia intellettive, sia emozionali, del pensiero in configurazioni già prestabilite: il bello e il brutto, il sacro e il profano, il lecito e l’illecito, il dovere e il piacere, e così via in una serie interminabile di preconcetti.
Proseguire nel descrivere l'impossibilità oggettiva di essere liberi sarebbe come percorrere una strada in discesa, ma riteniamo che quanto già scritto sia sufficiente. L’unica forbice di libertà concessa agli esseri umani risiede nella Coscienza: essa si espande man mano che la consapevolezza cresce e si evolve e non si esprime nel controllo degli eventi ma nella loro interpretazione.
Si può scegliere l’acquiescenza a una visione del mondo preconfezionata da altri, oppure è possibile costruirne un’altra differente e personale.
Il Metodo aiuta a distruggere i condizionamenti, a creare spazi vuoti dove sperimentare altri sistemi d’interpretazione della realtà.
Il Metodo cessa la sua funzione quando i limiti intrinseci di qualsiasi modus operandi diventano evidenti: la Realtà Ultima, infatti, substrato dell’esperienza degli esseri senzienti, non può essere conosciuta, né afferrata, né tantomeno trasmessa ad altri, ma solo indicata.
La possibilità che l’Uomo possiede di compenetrarsi ad Essa, costituisce l’unica, vera, specialissima forma di Libertà che possiede.
ESERCIZIO
Riconoscere un preconcetto di cui si è vittima e liberarsene.
Analizzare procedendo con calma, determinazione e massima accuratezza, perché all’origine di un preconcetto spesso ce n’è un altro più generale e radicato.
